LA FINANZA DI PROGETTO: UNA CULTURA DI GOVERNO
PER LO SVILUPPO DEI SISTEMI TERRITORIALI


Ancor prima di essere un insieme di tecniche, metodologie e prassi in grado di coinvolgere capitali privati nella realizzazione di infrastrutture di pubblica utilità, la finanza di progetto è innanzitutto una cultura di governo per lo sviluppo economico e sociale del territorio. Il presupposto fondamentale di tale approccio culturale consiste nel legare indissolubilmente il finanziamento dell'opera di interesse collettivo con le caratteristiche economiche e gestionali dell'opera stessa.

L'attenzione si concentra sulle caratteristiche funzionali e, quindi, gestionali/reddituali dell'opera da realizzare; il che non significa certo abbandonare l'esigenza che l'opera corrisponda ad un bisogno sociale. Al contrario, vuol dire esaminare in concreto ed in maniera puntuale tutte le componenti e le variabili in gioco, inerenti l'opera, per consentirne una realizzazione ed un'utilizzazione basata su criteri di economicità.

La vocazione sociale di un'infrastruttura pubblica o di pubblica utilità non preclude la possibilità di ricercare e sperimentare le modalità più economiche di attuazione e gestione della stessa, non solo evitando ovviamente qualsiasi spreco di risorse, ma cercando altresì di assicurare la maggiore efficienza ed efficacia dell'intervento, in modo da garantire al meglio i bisogni e le istanze della collettività.

In generale, la finanza di progetto tende a trasformare le attività di realizzazione e gestione delle opere di interesse sociale da opere generalmente pubbliche ad attività con caratteristiche imprenditoriali in grado di creare valore ed occupazione.

Un approccio di questo tipo consente di comprendere che la progettazione di un'opera pubblica non è soltanto un'operazione tecnico-ingegneristica, nella quale la parte economico-finanziaria risulta residuale, ma la vera essenza dell'opera va ricercata nei bisogni anche economici che deve soddisfare, nelle utilità e nei servizi che deve essere capace di fornire alla collettività, per cui assume rilievo l'organizzazione finanziaria del progetto di investimento in coerenza con le caratteristiche funzionali dell'opera stessa.

La finanza di progetto costituisce, pertanto, un approccio culturale di fondamentale importanza per l'ente locale, in quanto consente di indirizzare l'attenzione degli amministratori dall'approvazione del progetto alla verifica finanziaria dell'intervento programmato, dei suoi costi di gestione e manutenzione, degli eventuali ricavi connessi alla gestione e dell'eventuale cofinanziabilità dell'investimento. Su questo percorso di metodo, gli amministratori potranno trovarsi di fronte a scelte alternative, a modalità nuove e diverse di concepire le "opere pubbliche", a soluzioni originali ed innovative di investimento e finanziamento.

Non necessariamente la finanza di progetto, con le connesse implicazioni di metodo, sfocia nell'opportunità di coinvolgere capitali privati nella realizzazione e nella gestione delle opere di interesse collettivo: sia perché talvolta le caratteristiche funzionali degli interventi programmati potrebbero non consentire un'adeguata remunerazione dei capitali privati, sia perché l'analisi di tutte le componenti e le variabili possibili potrebbe far ritenere più adeguato l'impiego di soli capitali pubblici.
In altre circostanze, invece, il coinvolgimento delle competenze e dei capitali provenienti dal settore privato può rappresentare un fattore decisivo per il successo degli interventi infrastrutturali programmati, in termini sia di progettazione e realizzazione, sia soprattutto di gestione e manutenzione degli stessi.

L'orientamento alla finanza di progetto costituisce, dunque, la base di partenza per creare le condizioni migliori affinché l'interesse pubblico incontri il capitale privato, in funzione di una proficua, duratura e trasparente collaborazione per lo sviluppo economico e sociale del territorio.

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