Decreto Dirigenziale n. 18 del 10 marzo 2015
e
Decreto Dirigenziale n. 54 del 24 aprile 2015

Approvazione avviso pubblico per l’attivazione sperimentale di percorsi
di servizio civile regionale nell’ambito del Programma Garanzia giovani

FAQ (domande ricorrenti) - aggiornate al 29 settembre 2015

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28
Domanda:
Il format on line per la pubblicazione delle vacancy sul sito cliclavoro Campania consente l'indicazione di un unico indirizzo quale sede di svolgimento del progetto di Servizio Civile Regionale. Nel caso di progetti che prevedono più sedi operative, come è possibile registrare le informazioni relative alle altre sedi?

Risposta:
In tali casi è possibile suddividere i posti disponibili su più vacancy e per ognuna di queste indicare la sede di svolgimento.
27
Domanda:
come va trasmessa la documentazione di cui all'art. 2 del Manuale Operativo “adempimenti successivi all'individuazione”?

Risposta:
la documentazione (modelli C/D/F/G) va trasmessa all'indirizzo PEC: scr.garanziagiovani@pec.regione.campania.it., oppure consegnata esclusivamente a mano presso gli uffici della UOD 03 (Centro Direzionale di Napoli isola A6-2° piano). In caso di consegna a mano il modello F va portato su apposito supporto informatico (CD).
26

Domanda:
Cosa si intende per recupero dei periodi di sospensione alla fine del percorso di SCR?

Risposta:
Il recupero dei periodi di sospensione del percorso di SCR deve avvenire dopo la fine dell'intero semestre di attività.

25
Domanda:
Secondo quali modalità si definisce il monte ore/giornate di impegno settimanale del percorso di SCR e su quale base si calcola l'80% delle ore di presenza previste per il riconoscimento dell'indennità?

Risposta:
Il monte ore settimanale non può essere inferiore a 25 ore ed è distribuito su 5 giornate. In considerazione di specifiche e motivate esigenze relative al contesto organizzativo in cui si svolge il PSCR e/o a particolare esigenze relative al peculiare percorso di sviluppo di alcune categorie di destinatari, descritte nel progetto, è possibile prevedere una diversa articolazione temporale del percorso, nell'ambito dei limiti previsti dalla DGR n. 424 del 22/09/2014. In ogni caso, il numero di giornate di impegno per ciascuna settimana non può essere inferiore a 3 e superiore a 6 e l'orario giornaliero di servizio deve prevedere un impegno minimo di 3 ore e massimo di 5 ore. Esclusivamente ai fini del recupero di ore necessarie al completamento del monte ore complessivo previsto dal progetto è possibile prevedere un impegno giornaliero di 6 ore.
Nell'ambito di tali previsioni, il monte ore settimanale dello specifico percorso e il numero di giornate di impegno settimanale è definito dal progetto presentato dall'Ente. Quest'ultimo, tenuto conto dei suddetti limiti e delle previsioni progettuali, nonchè delle date di inizio e di conclusione del servizio, definisce il monte ore complessivo del percorso e programma l'orario di presenza settimanale e mensile per ciascun giovane volontario e lo registra nel foglio di presenza mensile (Modello I). Si richiama l'attenzione degli enti sulla necessità di una puntuale e tempestiva compilazione e tenuta di quest'ultimo, data l'importanza che esso assume, anche ai fini del positivo svolgersi delle attività di verifica in loco messe in campo dalla Regione.
Ai fini del calcolo dell'80% delle ore di presenza previste per il riconoscimento dell'indennità, si tiene conto del monte ore effettivo previsto per il mese, secondo le modalità di calcolo previste dal manuale Operativo e quale risulta dall'apposito spazio previsto dal Modello I. Rimane in capo al giovane l'obbligo di garantire entro la conclusione del percorso il completamento del monte ore complessivo di presenza previsto dal progetto.
24
Domanda:
In corso di attuazione delle attività progettuali, è possibile procedere con la sostituzione di un volontario?

Risposta:
Si rimanda agli ultimi due capoversi del punto 1 del Manuale Operativo approvato con D.D. n. 22/2015, laddove si prevede che "In caso di rinuncia o di esclusione dal percorso, si procede alla sostituzione del Giovane rinunciatario o escluso, attingendo all'elenco degli aspiranti per i quali, nelle suddette operazioni di verifica, si sia registrato “esito positivo in esubero rispetto alle opportunità previste dal progetto approvato”, a partire dall'aspirante con anzianità di iscrizione al programma relativamente maggiore. A tal fine, l'Ente richiede la sostituzione e trasmette, nei termini previsti e con le modalità comunicate, la documentazione di cui al paragrafo 2 (in particolare il Modello F). La Regione, previa verifica della sussistenza delle condizioni necessarie a garantire la certificazione e il riconoscimento delle spese connesse al percorso e di compatibilità con le esigenze del programma, provvede in coerenza con quanto previsto al successivo paragrafo 2.".
23
Domanda:
Scaduti i termini di pubblicazione della vacancy, l'ente proponente potrà comunque individuare ulteriori giovani da avviare ai percorsi fino al numero massimo previsto dalla proposta progettuale?

Risposta:
Si rimanda al punto 1 del Manuale Operativo approvato con D.D. n. 22/2015, nella parte in cui prevede che "qualora entro i suddetti termini non siano individuati i giovani nel numero minimo previsti dalla proposta progettuale, l'annuncio continuerà ad essere attivo per la raccolta di ulteriori candidature dei giovani e le attività progettuali e i relativi percorsi di servizio civile non potranno essere avviati sino alla individuazione di un numero di volontari pari al minimo previsto dalla proposta progettuale.". Si evidenzia, inoltre, la previsione di cui all'art. 11 dell'avviso approvato con D.D. n. 18/2015 e ss.mm.ii nella parte in cui prevede che qualora "non si riesca a individuare il numero di volontari previsti nella proposta, il soggetto proponente si impegna a proseguire le convocazioni fino all’individuazione del numero massimo previsto". Pertanto scaduti i 10 giorni di pubblicazione della vacancy al verificarsi di tale circostanza, la Regione, previa verifica della sussistenza delle condizioni necessarie a garantire la certificazione e il riconoscimento delle spese connesse al percorso e di compatibilità con le esigenze del programma, direttamente o tramite le strutture organizzative competenti, potrà richiedere all'ente la riattivazione dell'annuncio per l'individuazione di ulteriori giovani da avviare ai percorsi fino al numero massimo previsto dalla proposta.
22
Domanda:
Cosa si intende per “oggettività” e “pertinenza”
?
Risposta:
• oggettività: requisiti oggettivamente valutabili e pertanto immediatamente classificabili come “POSSEDUTO” o “NON POSSEDUTO”;
• pertinenza al percorso: coerenza con le attività previste dal progetto.
21
Domanda:
Quali sono le procedure da seguire per l'individuazione dei giovani da avviare a un percorso di servizio civile, qualora il numero dei giovani candidati in possesso dei requisiti di accesso ai percorsi ecceda il numero di volontari previsti dal progetto?

Risposta:
La possibilità di prevedere requisiti specifici in fase di candidatura della proposta progettuale non può in nessun caso comportare l'accertamento, in fase di individuazione dei giovani, della sussistenza di caratteristiche psicologiche e di aspetti motivazionali e attitudinali. Tale possibilità, peraltro, va posta in relazione con le disposizioni relative alle procedure previste dall'articolo 11 dell'avviso, così come dettagliate al punto 1 del Manuale Operativo approvato con D.D. n. 22/2015, nella parte in cui si prevede che qualora il numero dei giovani candidati in possesso dei requisiti di accesso ai percorsi, ecceda il numero di volontari previsti dal progetto, sarà disposta l'ammissione di un numero di giovani pari a quello massimo previsto dal progetto, sulla base dell'ordine cronologico di adesione al programma Garanzia Giovani a partire dalla data più remota. Tali previsioni escludono, altresì, che l'avvio ai percorsi possa avvenire sulla base di graduatorie di merito e di procedure comparative che tengano conto di criteri diversi dall'anzianità di adesione al programma Garanzia Giovani. Ne consegue che, gli enti proponenti indicheranno nella vacancy relativa ai percorsi previsti dalla proposta progettuale approvata, e procederanno, con le modalità di cui al Manuale operativo, alla verifica del possesso, esclusivamente, dei requisiti specifici indicati nella stessa e dotati delle caratteristiche sia della oggettività che della pertinenza. Eventuali altri requisiti non dotati di tali caratteristiche rappresenteranno una fondamentale indicazione che gli enti forniscono al giovane per orientarsi e all'operatore dell'orientamento per assolvere alle sue funzioni.
20
Domanda:
Quali requisiti deve possedere un giovane che si candida per svolgere un percorso di servizio civile?

Risposta:
I giovani, all'atto della presentazione della candidatura, devono possedere i requisiti di cui all'articolo 6 dell'avviso approvato con D.D. n. 18/2015 e ss.mm.ii.. Essi, inoltre, devono possedere i requisiti specifici indicati nella vacancy pubblicata dall'ente proponente e previsti dalla proposta progettuale approvata, al fine di favorire il proficuo svolgersi dell'esperienza di servizio civile in relazione alle finalità di cui all'articolo 3 dell'avviso.
19

Domanda:
Le proloco possono partecipare all'avviso?
Risposta:
La Proloco se costituita come ‘Associazione di volontari di natura privatistica’ senza fini di lucro avente per scopo principale la promozione turistica, culturale, ambientale e sociale del territorio in cui opera, rientra nella tipologia di Enti di cui al comma A del par. 5 dell’avviso: organizzazioni o soggetti non profit che dimostrino attività nell'ambito delle aree tematiche previste all’articolo 7 per almeno tre anni precedenti alla data di pubblicazione del presente avviso.

18
Domanda
Per un progetto presentato da un Comune, i tutor possono essere anche i consiglieri comunali?

Risposta:
No, non è possibile che il ruolo di tutor venga svolto da un consigliere comunale.
17

Domanda:
Se un progetto ha 6 volontari totali, ma suddivisi su 3 sedi, basta un solo tutor o sono necessari 3 tutor, uno per ogni sede?

Risposta:
Per sedi diverse è necessario avere tre tutor il cui compito specifico è coordinare le attività dei volontari e consentire il loro accrescimento attraverso l'acquisizione e lo sviluppo di competenze nel settore di svolgimento del PSCR.

16

Domanda:
Quali sono gli ambiti di intervento dei progetti?
Risposta:
Le aree tematiche di intervento, selezionabili dal menù a tendina della scheda progetto corrispondono a quelle esplicitate al par. 7 dell’Avviso e di seguito risportate:
- assistenza (riferita alla tutela dei diritti sociali e ai servizi alla persona, a titolo di esempio: minori, immigrati, razzismo, illegalità etc);
- protezione civile;
- ambiente (prevenzione e monitoraggio inquinamento, salvaguardia e tutela di parchi, oasi naturalistiche e pa-trimonio forestale, salvaguardia dell’agricoltura in zona di montagna);
- valorizzazione del patrimonio artistico e culturale (a titolo di esempio: valorizzazione centri storici minori, valorizzazione delle storie e culture locali, centri di aggregazione, attività artistiche, etc)

15

Domanda:
Quanti volontari si possono prendere per ogni area tematica/progetto?
Risposta:
Non esiste limite numerico di volontari per area tematica, a condizione che per ciascun progetto presentato venga rispettato il rapporto tutor/volontari: ciascun tutor non può accompagnare più di 6 volontari.

14

Domanda:
Quanti progetti si possono presentare per ogni ente?
Risposta:
Non esiste un limite numerico di progetti da presentare, purché siano dimostrabili modalità operative e caratteristiche organizzative per la realizzazione di più progetti.

13

Domanda:
I progetti presentati saranno sottoposti a valutazione oltre che alla verifica dei criteri di ammissibilità?
Risposta:
L’istruttoria realizzata dal servizio regionale competente – UOD 03 verificherà la sussistenza dei requisiti formali e dei requisiti di ammissibilità alla stregua dei criteri dci cui par. 10 dell’Avviso.

12

Domanda:
Per quanto riguarda la formazione generale, questa può riprendere alcuni moduli previsti per il Servizio Civile Nazionale?
Risposta:
Si purché in essi siano inclusi i contenuti esplicitati al par. 8 dell’Avviso acquisizione di competenze trasversali, apprendimento organizzativo e lavorativo, promozione dei valori costituzionali fondanti la comunità dei consociati.

11
Domanda:
Un progetto può essere sviluppato in diverse sedi operative dell'ente sempre all'interno della Regione Campania?
Risposta:
Si, come esplicitato al par. 7 dell’Avviso: i PSCR devono essere svolti in Campania presso la sede legale o altre sedi del soggetto proponente.  
10
Domanda:
La modalità "a sportello" del bando prevede una chiusura?

Risposta:
Si il bando è in modalità "a sportello" consentendo, pertanto, la presentazione delle domande entro una data limite. Per effetto del Decreto di Rettifica n. 54 del 2 Aprile 2015 la scadenza per la presentazione delle domande è anticipata al 31 Ottobre 2015.
9

Domanda:
La formazione può essere svolta anche da soggetti esterni al soggetto proponente? Se si, quali caratteristiche deve avere il soggetto che eroga la formazione?
Risposta:
L’attività formativa deve essere coerente con i requisiti minimi richiesti e costituisce elemento peculiare del PSCR in quanto correlato ai contenuti della proposta.
Rientra nella piena autonomia del soggetto proponente individuarne le modalità assumendosene la diretta responsabilità. In ogni caso è possibile erogare la formazione attraverso personale del soggetto proponente o tramite esperti/organizzazioni che abbiano un rapporto formalizzato con il soggetto proponente stesso.

8

Domanda
Può essere soggetto proponente di PSCR una Municipalità?

Risposta
L’art. 17 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 – TUEL disciplina il decentramento comunale e le funzioni attribuite alle municipalità, quali organismi di partecipazione, di consultazione e di gestione di servizi di base, nonché di esercizio delle funzioni delegate dal Comune.
Pertanto la possibilità di presentare proposte di PSCR da parte delle Municipalità deve essere prevista dall’apposito regolamento comunale. In ogni caso il progetto dovrà essere concordato con il Comune di appartenenza

7
Domanda
Il codice etico deve essere adottato anche da un Associazione no Profit che non svolge attività di impresa?

Risposta
No, l’adozione di un Codice etico è requisito imprescindibile per le organizzazioni private che svolgono attività d’impresa. 
6

Domanda:
Se il progetto prevede l’utilizzo di 50 volontari, devono essere selezionati tutti i volontari per l’avvio delle attività?

Risposta
Non è necessario, servirà indicare il numero minimo di volontari, raggiunto il quale il progetto potrà, in ogni caso, essere avviato. Il format per la presentazione prevede tale possibilità.

5

Domanda
La parte formativa del progetto può essere svolta internamente considerato che il proponente è anche ente di formazione accreditato dalla Regione Campania?

Risposta
Si, la formazione prevista può essere svolta dal Soggetto Proponente purché coerente e nel rispetto di quanto previsto nell’Avviso.

4

Domanda:
Avendo partecipando già al servizio civile nazionale, si può fare domanda anche per quello regionale?

Risposta:
Si, non sussistono elementi di incompatibilità per il Soggetto Proponente, salvo la valutazione delle condizioni organizzative e di funzionalità per una efficace realizzazione degli obiettivi progettuali.

3

Domanda:
Come si calcola il numero dei volontari che si possono chiedere?

Risposta:
Il numero dei volontari è determinato dalle esigenze del progetto proposto e dalla capacità organizzativa dell’ente proponente, per come indicato nel format per la presentazione del progetto e oggetto di verifica in fase ammissione e autorizzazione alla realizzazione.

2
Domanda:
Il numero minimo/massimo di volontari avviati al PSCR è correlato al numero di lavoratori dipendenti a tempo indeterminato in forza presso l'organizzazione proponente?

Risposta:
Non sussiste il vincolo del rapporto fra numero di dipendenti e volontari richiesti, ma risulta imprescindibile il rispetto del rapporto fra tutor e volontari: ciascun tutor potrà accompagnare massimo 6 volontari.
1
Domanda:
Che tipo di rapporto deve avere il tutor con il soggetto proponente? Può ricoprire tale ruolo il legale rappresentante/Presidente?

Risposta:
E’ sufficiente che fra il tutor ed il soggetto proponente sia in corso un rapporto formalizzato, anche tipo volontariato. Può, quindi svolgere il ruolo di tutor anche il Presidente/Legale Rappresentante del Soggetto Proponente..