31 |
Domanda:
I costi relativi al commercialista e al consulente legale vanno
messi nella voce " personale autonomo a prestazione d'opera"
della macrovoce DIREZIONE E CONTROLLO INTERNO oppure nella voce
Amministrazione e contabilità generale contenuta nei costi
indiretti?
Risposta
In entrambe le macrovoci a seconda delle modalità operative
prescelte e in coerenza con la tipologia di attività da
svolgere. |
30 |
Domanda:
L'accordo di rete deve essere registrato all'agenzia delle entrate
per avere data certa
Risposta:
No, non è necessaria la registrazione dell’Accordo
di rete presso l’Agenzia delle Entrate. |
29 |
Domanda:
In relazione al piano dei costi “Allegato 2” Decreto
n. 269 del 29/05/2013, non riscontriamo la presenza della voce
di spesa “B.4.2 Collaborazione professionale Direttori corsi
e progetto esterni”. Si chiede alla S.V. di sapere se tale
voce di spesa è stata esclusa dal piano dei costi o è
possibile inserirla nei limiti del 25% delle ore totali del progetto
come previsto dal Manuale di procedure di gestione FSE.
Risposta
Non è possibile inserirla. Ai sensi del Manuale delle Procedure
di Gestione del POR Campania FSE 2007-2013, approvato con DD n.
160/2011 e s.m.i., la figura del direttore è ammissibile,
esclusivamente, per gli enti di formazione e il totale delle ore
non potrà essere superiore al 25% delle ore di corso. |
28 |
Domanda:
E’ giusto imputare le spese viaggio di ricercatori e intervistatori
all’interno della voce della sezione B2 spese viaggi (Personale
non docente)?
Risposta
Si, se coerente con la tipologia di attività da svolgere. |
27 |
Domanda:
Bisogna presentare un piano dei costi per ogni intervento/progetto
sperimentale presentato? Ad esempio, se nella Fase I sono stati
presentati 7 progetti sperimentali, uno per ogni tipologia di
interventi sperimentali previsto (Art. 6 Avviso Pubblico), in
Fase II dovremo produrre 8 Piani dei costi (1 per ogni intervento
+ 1 Piano dei costi generale)?
Risposta
Si, cfr pagina 2 delle Indicazioni operative paragrafo “Piano
dei costi”. |
26 |
Domanda:
L’attività di ricerca e l’attività di
intervistatore svolta da personale interno è corretto imputarla
nella voce di costo retribuzione ed oneri personale interno (sezione
B2)?
Risposta
Si, se coerente con la tipologia di attività da svolgere. |
25 |
Domanda:
Nel caso in cui si debba attribuire un costo per un ricercatore
esterno, in quale voce va imputato?
Risposta
Nelle microvoci relative al personale esterno sulla base della
tipologia di attività da svolgere. |
24 |
Domanda:
Il Soggetto della rete individuato quale responsabile della realizzazione
di una parte del programma di interventi deve rendicontare e fatturare
al Soggetto capofila che a sua volta rendiconta alla Regione Campania?
Risposta
Le modalità di erogazione e rendicontazione saranno disciplinate
nell’apposito atto di concessione da sottoscrivere tra il
beneficiario e la Regione Campania. In ogni caso la rendicontazione
avverrà secondo la modalità a costi reali. |
23 |
Domanda:
Tenuto conto che all’interno del progetto è prevista
la cabina di regia finalizzata al miglioramento dell’andamento
delle attività, si chiede alla S.V. se la suddetta spesa
è riconducibile alla micro voce “B 1.2 Progettazione
Esterna” o è possibile imputarla in un’altra
voce di spesa all’interno del Piano dei Costi (All. 2)
Risposta:
La cabina di regia se svolge attività di coordinamento
è possibile inserirla nella macrovoce B4 “Direzione
e controllo interno”. |
22 |
Domanda:
Un'associazione culturale, presente nel partenariato, può
essere individuato quale soggetto responsabile della gestione
di uno degli interventi?
Risposta:
Le modalità di gestione e le responsabilità relative
alla realizzazione degli interventi vanno definiti nel’Accordo
di Rete o nella ATS, nel rispetto degli impegni assunti in sede
di presentazione dell’istanza e delle limiti imposti dalla
normativa di riferiemento.
Nel caso in cui i soggetti stipulino l’Accordo di Rete la
Regione procederà ad accertare i requisiti e gli obblighi
previsti per ciascun soggetto (la regolarità contributiva
di cui al D.P.R. n. 207/2010) e i requisiti previsti dal Codice
Antimafia di cui al D.lgs 6 settembre 2011 n. 159). |
21 |
Domanda:
L'Ambito Territoriale è tenuto a stipulare una polizza
fideussoria per avviare il programma di interventi?
Risposta
L’Ambito Territoriale non è tenuto a stipulare polizza
fideiussoria.
Nei casi in cui l'Ambito Territoriale è il capofila dell’Accordo
di Rete o dell’ATS e trasferisce risorse in anticipazione
a partner di natura privata, è necessario che questi producano
apposita garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa ai sensi
dell’art. 124 del Decreto del DPR 5 ottobre 2010, n. 207
Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo
12 aprile 2006, n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici
relativi a lavori, servizi e forniture». |
20 |
Domanda:
Il contributo va considerato al netto o al lordo di IVA?
Risposta:
Il contributo è onnicomprensivo. Si precisa che, ai sensi
del Manuale di Gestione del PO FSE Campania 2007-2013, l’IVA
se recuperabile non costituisce spesa ammissibile. |
19 |
Domanda:
Nel manuale di gestione si parla di rapporto contrattuale o concessorio,
per ognuno è prevista una normativa precisa: quale tipo
di rapporto si va a configurare tra la regione e l'ATI/ATS del
progetto? è di tipo contrattuale o concessorio?
Risposta:
Trattandosi di procedura in regime concessorio, sarà sottoscritto
un atto di concessione tra la Regione e destinatari del finanziamento. |
18 |
Domanda:
E’ obbligatorio per il capofila aprire un conto dedicato?
Risposta:
Si rimanda a quanto previsto dal paragrafo 2.3 (“Procedure
di erogazione dei finanziamenti) in particolare “Tracciabilità
dei pagamenti”del Manuale delle Procedure di Gestione del
POR Campania FSE 2007-2013 approvato con D.D. n. 160 del 29/06/2011
e s. m. i. |
17 |
Domanda:
E’ possibile inserire nuovi partner in aggiunta a quelli
inizialmente previsti?
Risposta
Ai sensi dell’art. 6 dell’Avviso Pubblico i soggetti
componenti le partnership selezionale a valle della fase 1 dovranno
formalizzare gli Accordi Territoriali di Genere esclusivamente
con i soggetti che hanno sottoscritto la dichiarazione di cui
all’All. 3 dell’avviso. |
16 |
Domanda:
Il decreto dirigenziale n. 269 del 29/05/2013 riporta che la progettazione
esecutiva va redatta sulla base dei criteri definiti dall’art.
6 dell’Avviso Pubblico e che quindi deve contenere:
a) obiettivi specifici del progetto sperimentale
b) definizione dettagliata del problema di conciliazione e del
target
c) azioni specifiche previste
d) modalità di affidamento e gestione
e) risorse umane e strumentali previste
f) criteri di valutazione dell'impatto che evidenzino concretamente
i risultati attesi e raggiunti
g) dettagli dei costi dei singoli progetti sperimentali contenuti
nel programma di interventi selezionato
Le informazioni dal punto a) al punto f) in quale sezione del
formulario vanno inserite? Oppure vanno redatte su format libero
da allegare al formulario?
Risposta:
La progettazione esecutiva va redatta sulla base degli Indicazioni
Operative pubblicate con DD n_269 del 29/05/2013 e dei relativi
allegati. |
15 |
Domanda;
Nel piano dei costi, l’organizzazione dei convegni e seminari
è riferita alla fase di diffusione dei risultati.
I costi per un coffee break vanno inseriti in tale voce??? Se
il convegno si riferisce alla presentazione del progetto dove
va inserito?
Risposta:
Le spese relative ad eventuali convegni e seminari di presentazione
possono essere imputati in “Altro”, nell’ambito
della macrovoce “Preparazione”, dettagliando le singole
voci di spesa previste. |
14 |
Domanda:
In caso di accordo di rete, in cui il capofila non è
un soggetto pubblico, è possibile che lo stesso trasferisca
le risorse finanziarie ripartendole in base alla attività
tra i vari partner e dandogli la possibilità di gestirle
in autonomia e poi di rendicontarle al capofila?
Risposta:
Il soggetto capofila dell’Accordo di rete o dell’ATS,
può trasferire risorse esclusivamente ai soggetti indicati
nella dichiarazione d’impegno allegata all’Avviso
(All.3) per la gestione di parti di attività, a condizione
che, nell’atto che formalizza il partenariato, sia dettagliatamente
disciplinato.
a) Nel caso in cui i soggetti
costituiscano l’ ATS
Ai fini della stipula dell’Atto di Concessione e del trasferimento
delle risorse, la Regione è tenuta ad accertare, per
tutti i soggetti costituenti l’ATS, la regolarità
contributiva (D.P.R. n. 207/2010) e i requisiti previsti dal
Codice Antimafia (D.lgs 6 settembre 2011 n. 159). Tutti i componenti
l’ATS sono tenuti, inoltre, a garantire la tracciabilità
dei pagamenti ai sensi dell’art. 3 della legge n. 136/2010
come modificata dal decreto legge n. 187 del 12 novembre 2010,
in materia di sicurezza pubblica, convertito con modificazioni
con legge n. 217 del 2010 (in G.U. del 18 dicembre 2010).
b) Nel caso in cui
i soggetti stipulino l’Accordo di Rete
Primo caso: nessun trasferimento
di risorse ai partner
Gli accertamenti e gli obblighi di cui al punto a) riguarderanno
solo il soggetto capofila beneficiario del finanziamento.
Secondo caso: trasferimento
di risorse dal capofila ad uno o più partner
- La Regione procederà
ad accertare i requisiti e gli obblighi di cui al punto a)
per ciascun soggetto che riceve il finanziamento.
- Gli obblighi tra le parti,
inoltre, dovranno essere disciplinati nel rispetto di quanto
stabilito dal Manuale delle Procedure di Attuazione del POR
Campania FSE 2007-2013. Gli obblighi possono essere regolati
dall’Accordo sottoscritto ed ulteriormente dettagliati
attraverso la sottoscrizione di un’apposita convenzione
tra il soggetto capofila e ciascun partner che riceve il finanziamento,
da stipulare a seguito della sottoscrizione dell’Atto
di Concessione.
Nel caso il cui il capofila
dell’Accordo di Rete o dell’ATS sia un ente pubblico
che trasferisce risorse in anticipazione a partner di natura
privata, è necessario che questi producano apposita garanzia
fideiussoria bancaria o assicurativa ai sensi dell’art.
124 del Decreto del DPR 5 ottobre 2010, n. 207 Regolamento di
esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006,
n. 163, recante «Codice dei contratti pubblici relativi
a lavori, servizi e forniture». Gli obblighi tra le parti |
13 |
Domanda:
1) Nel caso di Accordo di Rete le risorse vengono assegnate ad
un unico partner (capofila) che gestirà tutta la rendicontazione.
Gli altri partner dovranno fatturare ad esso che provvederà
a liquidarli. E’ così?
2) Nel caso di ATS le risorse sono ripartite tra i partner percentualmente
in base alle attività da svolgere. In questo caso chi è
gestisce la rendicontazione. Le fatture a chi devono essere fatte?
3) Quali sono i costi imputabili al Fondo Nazionale?
Risposta:
Vedi Indicazioni Operative |
12 |
Domanda:
1) E’ possibile, in questa fase, rimodulare gli importi
complessivi dei singoli interventi (es. ricerca, formazione,
etc.), spostando risorse da un intervento all'altro, o le rimodulazioni
sarebbero computate come variazioni ai piani finanziari secondo
il Manuale POR FSE?
2) l'Accordo relativo al progetto Pari-Menti prevede anche l'erogazione
di voucher per prestazioni domiciliari a donne con carichi familiari
(anziani e disabili). I voucher sono intesi quali buoni nominali
che si sostanziano in prestazioni domiciliari fornite dal personale
della Cooperativa CAFHA. I costi di tale personale vanno imputati
nella voce collaborazione all'interno del format di piano finanziario
FSE?
Risposta:
1) Non è possibile modificare la ripartizione delle risorse
per ciascun intervento, indicata nel formulario allegato all’Avviso
Pubblico.
2) Vedi Indicazioni Operative e Manuale delle Procedure di Gestione
del POR Campania FSE 2007-2013 |
11 |
Domanda:
1) Se un intervento prevede un centro estivo per bambini, come
bisogna contabilizzare il servizio mensa destinato a i bambini?
2)Se l’ente che realizza il centro estivo per bambini offre
il servizio mensa, le spese per i generi alimentari vanno riportate
nella voce materiale di consumo? Se non è così,
in quale voce bisogna riportarle?
Risposta:
Vedi Indicazioni Operative e Manuale delle Procedure di Gestione
del POR Campania FSE 2007-2013 |
10 |
Domanda:
Il progetto presentato e approvato con capofila ERFAP UIL Campania
aveva tra i partner l’Ambito N17 con Comune capofila Portici
(e all’interno dell’ambito il Comune di San Giorgio
a Cremano). Altro partner è il Comune di San Giorgio a
Cremano, dove è allocato il 1° circolo didattico dove
si svolgerà il progetto. Con le modifiche degli Ambiti
sociali il Comune di San Giorgio oggi fa parte dell’Ambito
N28, non più con Portici ma con il solo Comune di San Sebastiano
al Vesuvio. Chiediamo indicazioni su cosa dobbiamo attivare con
il diverso Ambito e cosa produrre come documentazione.
Risposta:
Vedi DGR. N 134 del 27.05.13 pubblicata sul BURC n. 32 del 10
giugno 2013 “Piano sociale regionale 2013-2015, approvazione
ai sensi dell'articolo 20 della legge regionale 23 ottobre 2007,
n. 11.”- Allegato B - Indicazioni procedurali per gli Ambiti
territoriali per la fase di transizione dalla programmazione 2009-2012
alla nuova programmazione. |
9 |
Domanda:
Volevo sapere se, considerato che lo stesso meccanismo di gestione
vale anche in caso di ATS (dove ogni membro del raggruppamento
fattura la parte di propria competenza e riceve il corrispettivo
contributo), è possibile adottare l'Accordo di Rete per
i soggetti pubblici e l'ATS per i soggetti privati e viceversa?
Risposta:
Gli enti possono scegliere le forme di partenariato nel rispetto
della normativa di riferimento, delle Indicazioni Operative pubblicate
con DD n_269 del 29/05/2013 e del Manuale delle Procedure di Gestione
del POR Campania FSE 2007-2013 |
8 |
Domanda:
Sono finanziabili le spese necessarie per la realizzazione di
opere di finitura dell’immobile (pavimentazione e tinteggiatura)
e quelle preliminari all’adeguamento della struttura alla
fruizione da parte dei bambini (wc, lavabi, impianti, ecc…)?
Risposta:
Non sono finanziabili i lavori di adeguamento per le strutture
ma esclusivamente i servizi e le attrezzature necessarie allo
svolgimento dei servizi stessi (ad es. giochi per i bambini
per una ludoteca, ecc..). |
7 |
Domanda:
Qual è la data di scadenza per la consegna della progettazione
esecutiva e dei relativi piani finanziari?
Risposta:
Ai sensi dell’art. 6 dell’Avviso pubblico, nella fase
2 le partnership entro 30gg. dalla data di pubblicazione dell’elenco
dei “Programmi di Interventi per l’Accordo Territoriale
di Genere” (Graduatoria definitiva) dovranno formalizzare
l’Accordo e presentare contestualmente la progettazione
esecutiva degli interventi sperimentali previsti nel Programma
approvato nella Fase 1.
Come delineato nel Decreto n. 269 del 29/05/2013, a conclusione
del procedimento di accesso agli atti in riferimento al Decreto
Dirigenziale n. 79 del 26.02.2013, relativo alla presa d’atto
dell’elenco dei programmi di intervento non ammissibili
e all’approvazione della graduatoria (provvisoria) delle
proposte progettuali, e al termine della fase di valutazione delle
proposte progettuali, in precedenza non ammesse, sarà pubblicata
la graduatoria definitiva. Tuttavia, considerato che i 30gg. dalla
data di pubblicazione dell’elenco definitivo dei programmi
rappresentano un termine massimo, la scadenza per la presentazione
della documentazione potrebbe essere di durata inferiore, anche
in considerazione della definizione delle Linee operative di cui
al Decreto n. 269 del 29/05/2013 già pubblicate. |
6 |
Domanda:
In caso di formalizzazione dell’Accordo mediante A.T.S.,
ai sensi dell’art. 37 del Codice degli Appalti Pubblici,
la procedura di trasferimento delle risorse finanziarie dal soggetto
Capofila ed i soggetti mandanti in che modo avviene ? I soggetti
mandanti devono produrre Fideiussione bancaria o polizza assicurativa
per le somme percepite dal Mandatario ?
Si chiede, inoltre di confermare il VINCOLO esistente tra le parti
sottoscriventi l’Accordo (sia esso Protocollo di Intesa
sia esso ATS) nel conferimento di incarichi ed affidamenti esclusivamente
ai soggetti della rete, da inserire nell’atto formale.
Risposta:
Ai sensi del “Vademecum per l'Ammissibilità della
spesa al FSE PO 2007-2013” (www.regione.campania.it) il
beneficiario di un finanziamento affidato in regime concessorio
può delegare a terzi parte delle attività, solo
nel caso in cui la delega sia già prevista dall'avviso
pubblico. Non sono, invece, considerati come affidamenti a terzi
le partnership risultanti da un accordo scritto di partecipazione
per la realizzazione di una operazione, per le quali è
prevista la rendicontazione delle spese a costi reali.
Ciò premesso, la possibilità di ripartire il finanziamento
tra più soggetti, precedentemente individuati, è
possibile solo nel caso in cui tra gli stessi sia stata formalizzata
un ATS.
Nel caso di sottoscrizione di un Accordo di rete, in cui il soggetto
capofila e beneficiario del finanziamento sia un ente pubblico,
è possibile affidare parti di attività ad uno dei
soggetti partner a condizione che sia stato individuato in fase
di presentazione del progetto con le modalità consentite
dalla normativa di riferimento. |
5 |
Domanda:
Un soggetto della rete rientrante tra SOGGETTI DEL TERZO SETTORE
nella FASE 1, può con il venire meno di un soggetto rientrante
nella Categoria ALTRI SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI INTERESSATI,
prendere il suo posto nella FASE 2, lasciando inalterata la
proposta progettuale?
Risposta:
Non è possibile la sostituzione di un partner nella Fase
2. |
4 |
Domanda:
E' possibile in questo caso imputare tutte le azioni sul Capofila
al fine di recuperare l'iva o è obbligatorio dividere le
diverse azioni sui diversi partner, che in questo caso saranno
destinatari (le lavoratici ed i lavoratori del partner) - anche
perchè in alcuni casi è proprio così come
anche descritto nell'allegato 2 inviato ed ammesso?
Inoltre, nel caso di affidamento all'esterno dei partner (es.
produzione di materiale informativo) quale documentazione è
necessario produrre per l'affidamento?
Risposta:
Ai sensi del “Vademecum per l'Ammissibilità della
spesa al FSE PO 2007-2013” (www.regione.campania.it) il
beneficiario di un finanziamento affidato in regime concessorio
può delegare a terzi parte delle attività, solo
nel caso in cui la delega sia già prevista dall'avviso
pubblico. Non sono, invece, considerati come affidamenti a terzi
le partnership risultanti da un accordo scritto di partecipazione
per la realizzazione di una operazione, per le quali è
prevista la rendicontazione delle spese a costi reali.
Ciò premesso, la possibilità di ripartire il finanziamento
tra più soggetti, precedentemente individuati, è
possibile solo nel caso in cui tra gli stessi sia stata formalizzata
un ATS.
Nel caso di sottoscrizione di un Accordo di rete, in cui il soggetto
capofila e beneficiario del finanziamento sia un ente pubblico,
è possibile affidare parti di attività ad uno dei
soggetti partner a condizione che sia stato individuato in fase
di presentazione del progetto con le modalità consentite
dalla normativa di riferimento. |
3 |
Domanda:
Se un Capofila - del caso un'Associazione onlus in "graduatoria
ammissibili"- è con iva recuperabile e un partner
è con iva non recuperabile, come si può gestire
a livello di spesa - rendicontazione la situazione?
Risposta:
L’obbligo della dichiarazione di indetraibilità
dell’IVA sussiste da parte di tutti i soggetti partner
che effettuino eventuali spese a valere sul finanziamento concesso. |
2 |
Domanda:
Quali sono le percentuali di distribuzione di riparto sui fondi?
Risposta:
Non ci sono percentuali da rispettare. Nel limite del finanziamento
concesso i soggetti beneficiari devono imputare tutte le spese
non ammissibili al FSE sul Fondo Nazionale. |
1 |
Domanda:
E' possibile utilizzare i fondi attribuiti tramite appalti in
gestione a terzi non appartenenti alla Rete?
Risposta:
Ai sensi del “Vademecum per l'Ammissibilità della
spesa al FSE PO 2007-2013” (www.regione.campania.it) il
beneficiario di un finanziamento affidato in regime concessorio
può delegare a terzi parte delle attività, solo
nel caso in cui la delega sia già prevista dall'avviso
pubblico. Non sono, invece, considerati come affidamenti a terzi
le partnership risultanti da un accordo scritto di partecipazione
per la realizzazione di una operazione, per le quali è
prevista la rendicontazione delle spese a costi reali.
Ciò premesso, la possibilità di ripartire il finanziamento
tra più soggetti, precedentemente individuati, è
possibile solo nel caso in cui tra gli stessi sia stata formalizzata
un ATS.
Nel caso di sottoscrizione di un Accordo di rete, in cui il
soggetto capofila e beneficiario del finanziamento sia un ente
pubblico, è possibile affidare parti di attività
ad uno dei soggetti partner a condizione che sia stato individuato
in fase di presentazione del progetto con le modalità
consentite dalla normativa di riferimento. |